Workshop di panificazione naturale: dalla scelta del grano alla pagnotta

Workshop di panificazione naturale

Il pane è un alimento straordinario che fa parte di un’alimentazione sana ed equilibrata, ma la qualità cambia molto da pane a pane.

Abbiamo così chiamato Valentina, che produce il pane come un tempo, quando la pasta madre veniva conservata, custodita e curata da ogni famiglia contadina che un giorno a settimana impastava il pane e lo cuocevano nel forno a legna del paese; questo pane come quello di Valentina, durava una settimana.

Il pane che proveremo a fare nel workshop è non solo senza additivi o conservanti, ottenuti da grani antichi e cereali non trattati o integrali scelti con grande cura, ma anche macinato a mano in un mulino casalingo.

I recenti processi industriali di panificazione che permettono di velocizzare la lievitazione, si sono rivelati molto indigesti; così negli ultimi anni c’è stato un vero e proprio ritorno ai sapori del pane di una volta con la riscoperta della panificazione naturale che rappresenta una vera svolta non solo di gusto ma soprattutto nella consapevolezza dei benefici per la salute dell’organismo.

Per questo molti di noi hanno provato a fare il pane in casa con vari metodi, ma farlo come una volta in tutti i passaggi ci consentirà di capire molti segreti, modi e trucchi della panificazione naturale e affinare il nostro gusto su ciò che è buono e sano veramente.

Il costo 50 € a persona incluso il pranzo. La sede è l’Eremo di Sant’Antonio di Niasca, entroterra di Portofino (GE)

Per info e prenotazioni Valentina cel. ‭‭+39 338 3385204

PROGRAMMA

Appuntamento all’Eremo alle 09:30
Brevemente parleremo dei grani e delle loro caratteristiche;
Sceglieremo il pane che da fare e vedremo come calibrare i grani e gli altri ingredienti;
Macineremo artigianalmente con un mulino portatile;
Impasteremo a mano e parleremo della lievitazione naturale;
Pranzo del gruppo;
Vedremo la funzionalità e l’estetica della forma della pagnotta.
I trucchi della cottura nel forno a legna.
Assaggeremo il pane caldo fatto insieme.

Il laboratorio si concluderà nel primo pomeriggio.
Porterete a casa una pagnotta (o metà pagnotta a seconda dell’affluenza :), la ricetta del pane e un pezzo di pasta madre.

IL WORKSHOP è tenuto da Valentina Trucco (cel. ‭‭+39 338 3385204) che racconta di sé: “Con l’inizio del 2020 mi sono licenziata, dopo dieci anni di comunicazione a Milano, un passo che rimandavo da anni perché pensavo di poter far vivere un lavoro molto amato e gli interessi da coltivare, ma il tempo per questi ultimi non era mai abbastanza. Poi, in un batti baleno, complice un un evento inatteso, decisi che era venuto il momento di lasciare Milano e il mio lavoro per buttarmi anima e corpo nel “pane”, perché il pane? Perché mi piace! E perché quello che trovavo in giro non era di mio gradimento. Il pane che ogni settimana continuo a imparare a fare è il pane che comprerei 🙂 Il pane è tornare all’essenziale,  ho cercato di imparare a farlo come si faceva un tempo: impastando a mano, macinando da sé la farina, raccogliendo l’acqua di fonte e cuocendo a legna.

Quest’anno ho seminato in un piccolo campo una delle semenze autoctone che i vecchi seminavano e mi piacerebbe un giorno poter usare solo il mio grano. Ma per il momento ho due bellissime realtà in Piemonte da cui prendo una miscela di grani antichi e la segale. 

Per cercare di cambiare i ritmi a cui mi ero abituata, ho deciso di fare il pane su ordinazione una volta a settimana e di consegnarlo da San Rocco di Camogli dove vivo fino a Genova, per poter scambiare due parole con i miei clienti ogni settimana”.

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Nel medioevo la vera lotta contro il freddo e il caldo non è sostenuta da vestiti e da abitazioni confortevoli, ma dal corpo stesso e dalla sua capacità di reagire rimanendo sano grazie a una nutrizione adeguata: immaginiamoci lo sforzo per combinare il cibo sulla tavola che forse era vario per necessità, per il continuo adeguamento alle fluttuazione climatiche, che potevano portare pesanti mancanze e carestie; l’ingegnosità per rendere appetitosi ricette impoverite da qualche ingrediente mancante: la sofferta genesi, insomma, della cucina legata al territorio e agli ingredienti stagionali, che oggi tanto apprezziamo.